OMICIDIO STRADALE

Il 25/03/2016 è entrata in vigore la Legge n. 41/2016 (comunemente indicata come “legge sull’omicidio stradale”), che ha segnato un netto inasprimento delle pene per le figure di reato già esistenti, quali l’omicidio colposo e le lesioni colpose.

A distanza di alcuni anni dalla sua entrata in vigore, i dati non sembrano testimoniare che la sua applicazione abbia prodotto significativi benefici, se vengono analizzati tenendo conto del periodo di fermo Covid, sia in termini di riduzione del numero dei sinistri che, di conseguenza, del numero dei morti e dei feriti.

È evidente come la norma non abbia avuto l’effetto deterrente sperato, così com’era successo con l’introduzione della patente a punti, però che le pene previste sono pesantissime:

  1. fino a 18 anni di reclusione in caso di morte di più persone o di morte e lesioni di più persone;
  2. fino a 10 anni di reclusione per il caso di omicidio;
  3. fino a 7 anni per il caso di lesioni gravissime;
  4. arresto in flagranza di reato di omicidio stradale aggravato dall’uso di sostanze stupefacenti o dallo stato di ebbrezza alcolica > 1,5 g/l o > 0,8 g/l per i conducenti professionali;
  5. arresto facoltativo per lesioni gravi o gravissime aggravate dall’uso di sostanze stupefacenti o di stato di ebbrezza alcolica > 1,5 g/l o > 0,8 g/l per i conducenti professionali);
  6. controlli, anche coattivi, per stabilire il tasso di alcolemia o l’uso di sostanze stupefacenti;
  7. procedibilità d’ufficio per le lesioni gravi e gravissime (> 40 giorni; per le altre, l’avvio del procedimento avviene su querela di parte);
  8. patente provvisoriamente ritirata e sospesa per un minimo di 3 anni;
  9. in caso di sentenza di condanna la patente viene revocata e non può esserne conseguita una nuova per periodi che vanno dai 5 anni fino ad un massimo di 30 anni.

Quindi prudenza, sempre, adeguata manutenzione del veicolo ed andature moderate, anche quando attraversiamo con il verde un incrocio.

Questo stato di cose di certo impone una più adeguata valutazione del proprio contratto di RCA che dovrà avere massimali adeguati, a protezione del nostro patrimonio, così come assenza o riduzione di eventuali rivalse, ma certamente una buona garanzia di Tutela legale, atteso che, nella malaugurata ipotesi di trovarsi coinvolti e responsabili in una simile fattispecie di reato i costi di difesa non sarebbero facilmente sostenibili.

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